"Un romanzo pieno di magia, di voglia di vivere. Una cura contro il nostro tempo buio"
SARA RATTARO
AUTORE
Psicologa, è nata in Brianza ed è appassionata di teatro.
Dopo un lungo periodo come assistente alla regia in ambito professionistico, è
andata in giro per il mondo fino ad approdare in Argentina, dove si è
avvicinata al teatro comunitario.
Tornata in Italia, vive a Torino e si occupa
di progetti artistici e culturali nel sociale. Vincitrice di numerosi concorsi
letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita
di Alfredo (Bellavite).
TRAMA
Agata non sa nulla dell’amore e della bellezza. È una
ragazza semplice, cresciuta su un’isola nel mezzo del Mediterraneo, da un padre
distante, che è solo capace di toccare il ferro della sua fucina, e una zia
bigotta, invecchiata anzitempo e terrorizzata all’idea di volerle bene.
Al posto di una madre, un’assenza, sotto forma di un vestito azzurro sepolto in
un armadio. Al posto delle carezze che meriterebbe, parole dure che feriscono
come schiaffi.
È la scoperta della passione a cambiare per sempre il corso della sua
esistenza. Per la cucina, grazie alla creazione di una salsa capace di
dispensare il buonumore e far gustare il mondo. Per un giovane addestratore di
cavalli in un circo, Dumitru, che le fa capire, in un muto linguaggio di soli
gesti, che la vita non è un inferno, come le hanno fatto sempre credere. È il
piacere di un istante, un paio di scarpe rosse che danno scandalo, un ballo
silenzioso con l’uomo amato e la pienezza che si prova solo realizzando i
propri sogni.
Così Agata inizia finalmente e vivere, a ribellarsi a un mondo chiuso,
schiacciato dal moralismo, dalla corruzione, dalla prepotenza. Ma lì è nata, e
lì vuole rimanere.
Capirà che l’amore e la bellezza, in fondo, sono come il vento. Se non chiedi
loro di restare, rimarranno a riempire i tuoi giorni.
Un romanzo mediterraneo, forte, fantasioso, originale, allegro e profondamente
umano.
LE MIE IMPRESSIONI
Ho molto apprezzato questo libro.
L’isola del Mediterraneo nella quale è ambientata la storia,
mi ha ricordato per certi versi la mia Puglia.
I ritmi lenti, i lavori semplici, le menti strizzate come
cenci. Sì, perché in alcuni paese è paesi è così: l’opinione collettiva, il perbenismo,
il lavoro sudato, contano più di altri aspetti, come la libertà di espressione.
Agata non è libera, nel suo piccolo mondo, in cui “questo
non si fa” o “questo non si dice”.
Cresciuta con un padre incurante dei suoi bisogni e con una
zia, che per una sorta di principio morale, non ha voluto legarsi a lei, Agata
scopre un mondo di solitudine e asprezze.
Agata è intelligente, profonda, ama scrivere. Il suo è un bellissimo personaggio.
È con Dumitru che scopre il linguaggio dell’amore e della
passione. Agata inizia così a lottare, per riconquistare se stessa.
Apprezzo lo stile dell’autrice. La scrittura è fluida, come
un fiume. Scorre. È ricercata nell'utilizzo di immagini, tuttavia è disarmante
nella sua semplicità, nella sua onestà. È un libro questo, che si lascia
leggere in poco, ma che lascia tanto e per tanto tempo.
Commovente, intenso, nuovo. Sì, questo romanzo porta con sé un
gusto fresco e antico insieme.
Lasciate che Agata e la sua storia, entrino nelle vostre
vite.
Genere: Romanzo
Editore: Piemme
Pagine: 224
Prezzo: € 14,50
Uscita: 29 Aprile 2014
Il mio voto:
Commenti
Posta un commento