Maxence Fermine è nato ad Albertville, ha trascorso
parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia.Di lui Bompiani ha pubblicato Neve (1999), che ha
già raggiunto ventisei edizioni, Il violino
nero (2001),L’apicoltore (2002), che ha ricevuto il Premio Murat “Un
romanzo francese per l’Italia”, La trilogia dei colori (2003),
cofanetto che raccoglie i tre volumi
precedenti, Opium (2003), Billard Blues(2004), Amazone e la
leggenda del pianoforte bianco (2005) e Tango Masai, l’ultimo
sultano(2006). In uscita in contemporanea con questa edizione illustrata
di Neve, sempre per Bompiani, il nuovo romanzo, Il labirinto del
tempo.
TRAMA
Nel 1803, l’archimandrita Vassili
Evangelisto riceve dallo zar Alessandro I l’incarico di recarsi in Arabia come
missionario. Il suo compito è evangelizzare quelle terre.

Arrivando alle prime case, Vassili si rende conto che tutti gli abitanti giacciono addormentati. L’isola è prigioniera di un incantesimo del sonno, che tiene ognuno bloccato in uno stato di immobilità totale, e ha la sua origine in una grande clessidra. Quando Vassili riuscirà a spezzare l’incantesimo e a ridare vita all’isola, sarà acclamato come il salvatore di Labirinto.
Ma un altro sortilegio piega l'isola: chi arriva lì non la può più andarsene. L'isola rende prigionieri. Le fortissime correnti, rigettano sulla spiaggia chiunque cerchi di sfidarle. Il dominio del tempo è più potente di qualsiasi altra cosa. C’è solo una strada da seguire per liberarsi da Labirinto: trovare i tre scrigni, creati dal mago Tahar il Savio l’Egizio, e le chiavi che aprono sette serrature segrete. All’interno è celato un regale tesoro: il segreto della libertà e del dominio sul tempo.
"La vita è un labirinto inestricabile, e ogni creatura,
persa nella solitudine, erra in silenzio alla ricerca di una qualche via di
fuga dal tragico destino della propria esistenza".
"Chi vive nella nostalgia del passato o nella speranza
di un futuro migliore è condannato a errare senza posa nei cunicoli del tempo.
L’unico modo di sfuggire al sortilegio è vivere il momento presente".
LE MIE IMPRESSIONI
Posso dire di aver amato Fermine, leggendo le sue precedenti
pubblicazioni. Dopo la Trilogia dei Colori e La Piccola Mercante di Sogni, ho
letto questo libro.
Sinceramente ho amato di più i primi. Credo che in “Neve” e
in “Il violino nero”, Fermine abbia infuso molto più di semplici parole, ma
brandelli di poesia. Pura.
Qui si avverte un’inflessione diversa. Anche la trama è meno
salda e per certi versi, quasi prevedibile.
Ciononostante, ho comunque apprezzato questa lettura. La
dimensione onirica di Fermine è riconoscibile ovunque. Il suo stile è
scorrevole come un fiume e abbraccia come una nappa di velluto. Questo autore
ha la capacità di dire, di filtrare piccole perle di pensiero e di lasciare lì,
sulle bocca dei lettori.
Questo libro lascia riflessioni, sussurrate dalle pagine.
Il tempo, la dimensione, il valore delle cose. Ci fa
riflettere su questo, Fermine.
"Il labirinto del tempo" ha il sapore di una fiaba, ambientata un
po’ ovunque nel mondo, perché appartiene un po’ chiunque.
Ho apprezzato le ambientazioni: Dalla Russia, all’Arabia,
fino alla misteriosa Isola di Labirinto. E in generale, sento di consigliare questa lettura agli amanti di Fermine e a coloro che ancora non hanno letto nulla di suo.
C'è magia in questo autore. E quando la parola si veste di magia, ha un potere quasi mistico.
Editore: Bompiani
Collana: AsSaggi
di narrativa
Formato: Brossura
Pubblicato: 01/04/2008
Pagine: 233
Lingua: Italiano
Titolo Originale: Le labyrinthe du temps
Lingua Originale: Francese
ISBN-13 9788845260049
Traduttore: Vincenzo
Latronico - V. Latronico
Il mio voto:
Alle alle opere di Fermine ho dato 5 penne. A questo libro do 3 1/2. Non perchè non sia ben scritto o accattivante. Ma perchè sono gli altri ad aver raggiunto il culmine. Culmine, difficilmente raggiungibile da molte altre opere, di altri autori. L'Incanto di "Neve" e di "Il violino nero", rimarrà intessuto nel mio cuore. Per sempre.
Immagini reperite dal Web*
Commenti
Posta un commento