"Chiedimi quello che vuoi" di Megan Maxwell
12 GIUGNO
La mente e il corpo di Judith non saranno più gli stessi, dopo che Eric le avrà spalancato le porte della lussuria.
Eric Zimmerman, proprietario della compagnia tedesca Müller, dopo la morte del padre decide di recarsi in Spagna, per visitare tutte le filiali del gruppo. A Madrid, nella sede centrale, conosce Judith, una giovane segretaria, intelligente e sexy, di cui si invaghisce all’istante. Da quel momento ha un unico obiettivo: possederla. Attratta dal suo capo, Judith abbandona ogni speranza di resistergli e, totalmente disarmata, cede e si presta ai suoi giochi sessuali: all’inizio turbata, poco a poco si lascia avvolgere dalla spirale di piacere completamente nuovo, inatteso e pervasivo. Impara a conoscere così il vero senso della lussuria e della passione più sfrenate, vivendo, giorno dopo giorno, pulsioni e fantasie che non aveva mai osato immaginare. E sono sensazioni che la appagano e inebriano a tal punto da non riuscire più a farne a meno…
Pagine 480
Euro 9,90
"Tutti i romanzi gialli" di S.S. Van Dine
12 GIUGNO
Le indagini dell'investigatore Philo Vance
Philo Vance, l’investigatore creato da Van Dine, è senz’altro il più raffinato tra quelli che videro la luce negli anni Venti. Colto e affascinante, ha una sola, grande passione: l’arte. Possiede una collezione, nel suo appartamento sulla Trentottesima Est a New York, pieno di esemplari di arte orientale e occidentale. La sua figura aitante è impreziosita da un accessorio, il monocolo, che non è un semplice capriccio un po’ snob: gli serve per lavorare, per osservare tutti i possibili particolari di una “scena del crimine”. A Vance, il giornalista Van Dine arrivò costretto da una malattia che lo obbligò al riposo assoluto, durante il quale naturalmente non fece altro che leggere, appassionandosi soprattutto ai polizieschi, da Poe a Conan Doyle a Leblanc. Alla fine era diventato un esperto, un “teorico” del giallo: a lui si deve infatti il famoso canone delle Venti regole per il delitto d’autore apparso nel 1928 su «American Magazine» («1. Il lettore deve avere le stesse possibilità di risolvere il mistero che ha l’investigatore. Ogni indizio e ogni traccia debbono essere accuratamente descritti e annotati; 2. Il lettore non deve essere oggetto di trucchi e raggiri diversi da quelli che il criminale usa legittimamente nei riguardi dell’investigatore…» e via dicendo). Poi decise di buttarsi e si mise a scrivere di uno strano omicidio avvenuto a Wall Street risolto da un detective con il monocolo. Philo Vance piacque subito, e visto il grande successo del primo libro, Van Dine ne scrisse altri undici, fino alla morte, giunta al termine di una vita tormentata ma da nababbo: grazie all’amico Vance, aveva conquistato fama e dollari a milioni.
Pagine 1392
Euro 9,90
"L'imperatore guerriero" di Giulio Castelli
12 GIUGNO
Grande stratega o tiranno spietato?
Il romanzo di Diocleziano il persecutore
Il sovrano che rinunciò al potere
Chi era Diocle di Salona, l’uomo passato alla storia con il nome di Diocleziano? In questo libro – una sorta di romanzo autobiografico – si immagina che sia lo stesso imperatore romano a raccontare la sua appassionante vicenda. Dalle sue origini all’ascesa al trono, fino agli ultimi anni, pieni di amarezze e delusioni, che lo porteranno a una decisione estrema, un’eccezione nella tradizione romana: preferirà abdicare, ritirandosi a vita privata, ma aprendo così alle terribili faide che poi porteranno al potere l’ambizioso Costantino. Diocleziano, però, viene ricordato anche per le drammatiche persecuzioni dei cristiani avvenute sotto il suo dominio. Eppure l’imperatore – razionale e “illuminato”, ma circondato da personaggi discutibili e inclini alla violenza – tenterà di fermare il bagno di sangue per le strade di Roma. Solo con l’arrivo di Costantino, poi, l’impero diverrà ufficialmente cristiano, tuttavia non sarà più il principato di un primo tra i pari: sarà la monarchia assoluta di un sovrano autoritario.ù
Pagine 576
Euro 12,00
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