Genereletteratura internazionale
Listino:€ 12,00
Editore:Bompiani
Collana:Letteraria straniera
Data uscita:17/09/2015
Pagine:176
Formato:rilegato
Lingua:Italiano
Traduttori:Sergio Arecco
Illustratori:Louise Robinson
Durante il primo giorno delle sue vacanze sulla neve, Malo si trova coinvolto in una strana tempesta di neve. Appena recuperati i sensi, l’adolescente si ritrova faccia a faccia con una bella e misteriosa ragazza, che vive in un castello di ghiaccio. Il suo nome? La fata di ghiaccio. La sua missione? Accogliere i viaggiatori diretti al Regno delle ombre durante l’inverno. Malo si ritrova dunque per la terza volta nel Regno delle ombre, verso il quale prova attrazione e terrore. E se questa avventura non fosse casuale, ma l’occasione per lui di rispondere alle domande che si pone? Aiutato dalla fata dei ghiacci, dovrà affrontare molti pericoli prima di ritrovare la strada per tornare a casa.
Maxence Fermine è nato ad Albertville, ha trascorso parte della sua infanzia a Grenoble e attualmente vive in Alta Savoia. Bompiani ha pubblicato Neve (1999), Il violino nero (2001), L’apicoltore (2002), che ha ricevuto il Premio Murat “Un romanzo francese per l’Italia”, La trilogia dei colori (2003), cofanetto che raccoglie i tre volumi precedenti, Opium (2003), Billard Blues (2004), Amazone e la leggenda del pianoforte bianco (2005), Tango Masai, L’ultimo sultano (2006), Il labirinto del tempo (2008), La piccola mercante di sogni (2013) e La bambola di porcellana (2014).
Cari lettori,
rieccoci con una nuova
recensione. Oggi tocca a un piccolo gioiello che ho divorato in una sola notte.
In genere questo mi succede con tutti i libri di Maxence Fermine, uno dei miei
autori preferiti, che scava percorsi nell'anima e lascia sulla bocca del
lettori dolci caramelle, il cui sapore perdura nel tempo.
"La Fata dei
Ghiacci" è il terzo libro del Regno delle Ombre. Il protagonista della
serie è Malo, un bambino che cresce percorrendo le varie avventure nei tre
regni misteriosi.
Ho acquistato e letto i
primi due, ma per il terzo devo ringraziare la Bompiani per il gentilissimo
omaggio.
Lo stile del libro è
quello che contraddistingue gli altri della serie e in generale le opere di
Fermine: ricco di poesia e immagini evocative.
Non è facile staccarsi dalle
pagine e tornare alla realtà, almeno per me è così.
La storia è avvincente e
affascinate, il mistero e l'incanto serpeggiano tra le pagine e accarezzano il
lettore come un guanto di velluto.
Ho amato moltissimo le
descrizioni di questo mondo di neve e ghiaccio, così come lo svolgersi
dell'avventura.
Delicate e meravigliose,
le illustrazioni che accompagnano Malo nel suo viaggio del regno delle ombre di
inverno.
Insomma, non posso che
esprimere un giudizio assolutamente positivo, per questo libro che non può
considerarsi adatto solo ai ragazzi, ma
anche agli adulti.
Come
mi sono espressa in apertura, questa piccola opera non può mancare nella libreria di
un buon lettore.
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