Editore: Newton Compton
Prezzo: Rigido 9,90€, Ebook 4,99€
Pagine: 256
Serie: The book of Ivy #01
Dopo una guerra nucleare senza precedenti, la popolazione degli Stati Uniti è decimata.
Un piccolo gruppo di sopravvissuti entra in conflitto per decidere quale famiglia andrà al governo del nuovo mondo. Il clan dei Westfall perde lo scontro con quello dei Lattimer. Passano cinquant’anni e la comunità è ancora in pace, ma il prezzo è alto: ogni anno un rito assicura l’equilibrio forzato tra le famiglie e così una delle figlie dei perdenti deve andare in sposa a uno dei figli di quella vincente. Quest’anno, è il mio turno.
Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il figlio del capo dei Lattimer, Bishop, il mio promesso sposo, e restituire il potere alla mia famiglia.
Ma Bishop sembra molto scaltro oppure non è il ragazzo spietato e senza cuore che mi avevano detto. Sembra anche essere l’unica persona in questo mondo che veramente mi capisce, ma non posso sottrarmi al destino, io sono l’unica che può riportare i Westfall al potere.
E perché questo accada, Bishop deve morire per mano mia...
Per tutto il tempo ci troviamo a lottare con la
protagonista che, appare ben caratterizzata. Ivy è coraggiosa, forte, esprime
sempre ciò che pensa. Tutte qualità che ne farebbero una vera eroina, se non
inciampasse in pensieri vittimistici. D'accordo, è oltremodo assurdo pensare di
dover uccidere colui che si ama. Ragion per cui, non vedo perché l'autrice
trascini l'indecisione della protagonista sul farlo o meno, fino alla fine. Ivy
crede che sia sbagliato uccidere Bishop, non crede più a suo pare che le
mentito in merito alla mote di sua madre, si sente una pedina della rivoluzione.
Allora, perché asseconda questo fiume in piena, invece di andare controcorrente,
come invece ci si aspetta che faccia? Per amore della famiglia? Ed è per essa che distrugge la sua felicità. Scelta discutibile.
Buonsera Lettori miei,
vi riporto le mie impressioni a caldo sul romanzo che ho
appena terminato di leggere Forever di Amy Engel. Ringrazio la Newton per la
copia digitale omaggio.
Inizio le mie considerazioni con una piccola premessa: ho
letto il libro in un intero pomeriggio, non mi capitava da molto tempo. Non
tanto per la trama, di per sé semplice, ma per lo stile dell'autrice.
La storia ruota attorno a Ivy e all'universo di bugie e
costrizioni che fanno parte della sua vita. La scena si apre con lei in abito da sposa,
costretta a sposarsi con il figlio del Governatore, Bishop Lattimer, per le
leggi imposte dal sistema. La loro unione, come quelle di tutte le altre
coppie, serve a garantire una sorta di pace tra le due fazioni della nuova
civiltà emersa dopo l'ultima guerra nucleare. Nonostante Ivy sia recalcitrante
all'idea del matrimonio combinato e lo osteggi, finisce con l'innamorarsi dello sposo che,
scopre giorno per giorno. Tuttavia la vita di coppia di Ivy e Bishop (non posso
soffrire questo nome, perdonatemi), non è affatto idilliaca in realtà. In
superficie è perfetta, ma scalfita la coltre, ecco inganni, bugie e tradimenti
pronti a urlare.
Ivy è una Westfall e ha un solo compito: uccidere il suo
sposo, per spodestare il governo di suo padre e porre i Westfall al potere.

Ho trovato contraddittorio questo aspetto della
protagonista e parer mio, non ho molto apprezzato il finale, in cui aleggia l'inganno.
Certo, l'autrice prepara il lettore al sequel, e la Engel sa come tenere i
lettori incollati alle pagine pur dicendo poco. Mi spiego meglio:
la distopia in questo romanzo si basta sulla rigidità del sistema che impone
matrimoni combinati e relega i criminali oltre la recinzione, esponendoli a pericoli di morte. Tutto qui. La motivazione per un colpo di stato
non regge, secondo me. Mi aspettavo colpi di scena e confitti a fuoco, e invece
si conclude tutto con un puff. Non
dico altro sulla trama che, non mi ha conquistata.
Personaggio che ho adorato (nonostante il nome) è Bishop
Lattimer. Fa il bucato, cucina, è premuroso. Okay, scherzi a parte, ho
apprezzato la sua connotazione: è compassionale e si preoccupa della sorte
degli esiliati; rispetta suo padre, nonostante non sia d'accordo con le sue
idee; e ama Ivy, in un modo dolce e riservato che arriva al cuore. Confesso che
a tratti mi è sembrato un po' stereotipato: troppo bello (occhi verdi, capelli
scuri e muscoli guizzanti), troppo dolce, troppo… già visto. A parte questo, è
un personaggio coerente fino alla fine e quindi le mie simpatie vanno per lui.
Vera chicca di questo romanzo e ragione che mi ha
esortato a leggere con voracità, a parte i momenti romantici tra Ivy e Bishop,
è lo stile di Amy Engel. Questa donna scrive bene, davvero bene. La prosa è
ricca, eppure scorrevole. Apprezzatissime le descrizioni ambientali e degli
stati d'animo che, avvicinano il lettore alla storia. Mi sono sentita parte del
mondo di Ivy e delle sue riflessioni. La scrittura di Amy Engel è intelligente,
incalzante, con dialoghi mai banali e accattivanti. Mi piace la maturità che la
Engel ha attribuito ai protagonisti, benché abbiano sedici e diciotto anni. Il
loro modo di porsi l'un l'altro, scalfendo le paure e le diffidenze; il loro
conoscersi e accarezzarsi piano, l'ho avvertito come naturale. Nulla nella
loro brevissima storia è forzato e il momento del loro primo bacio è così
atteso dal lettore, che quasi verrebbe di fare la ola. Va bene, sono un'anima
romantica.
Nel complesso la storia fila senza intoppi e devo dirvi
che mi è piaciuta, mi ha fatto passare un bel pomeriggio.
Consigliato?
Uhm, direi di sì. Ma non abbiate altissime
aspettattive, la trama potrebbe deludervi un po'.
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