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Recensione: : Il fiume scorre in te - Bianca Rita Cataldi


Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 3826 KB
Lunghezza stampa: 438
Utilizzo simultaneo di dispositivi: illimitato
Editore: Booksprint Edizioni; 1 edizione (5 giugno 2013)
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B00D8JULRM
Link AMAZON
A pochi mesi di distanza dal suo trasferimento al nord per motivi di studio, Alessandro scompare.“Tornerò presto, questione di giorni. Tornerò con l’ultimo treno, quello della mezzanotte.” Queste le ultime parole che Alessandro rivolge a Dani, la sua ragazza, durante l’ultima conversazione telefonica tra i due. Poi, più niente. Dani, disperata, si racconta mille scuse per giustificare il comportamento del suo ragazzo e ogni sera si reca in stazione, si siede sul marciapiede e aspetta che passi l’ultimo treno, sperando di veder scendere Alessandro. “Mi aveva detto che sarebbe tornato con l’ultimo treno, quello della mezzanotte”. Passano i giorni, e di Alessandro non c’è traccia. Una notte, però, succede qualcosa d’insolito: Dani è lì, seduta sul marciapiede della stazione come tutte le notti, e l’ultimo treno è già passato da qualche minuto quando, all’improvviso, compare un ragazzo. E, di lì a poco, benché gli orari non prevedano più nessuna corsa fino al mattino successivo, un vecchio treno giunge in stazione, stridendo sui binari. Il giovane sconosciuto sale sul mezzo e, pochi secondi dopo, si sente male. Dani sale in carrozza per soccorrerlo ma, purtroppo, capirà ben presto che il malessere del ragazzo è solo una messinscena, una trappola architettata per farla salire sul treno. Ma chi è questo misterioso estraneo? Che legami ha con Alessandro, e perché sembra conoscere il motivo della sua scomparsa? Molte sono le domande alle quali Dani dovrà rispondere, affrontando le insidie di un pericoloso viaggio nel passato della persona che crede di amare e che non ha mai conosciuto per ciò che è realmente.

Bianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari. Frequenta l’ultimo anno in un liceo scientifico del capoluogo pugliese e studia pianoforte in conservatorio. Ha iniziato a scrivere all’età di undici anni, quando sua madre le ha regalato un computer e le ha permesso di usarlo ad una condizione: non navigare in internet. A quel punto, Bianca poteva soltanto scrivere, o giocare a campo minato. Tra le due opzioni, lei ha scelto di scrivere. Nel 2009, si è classificata tra i 25 finalisti del Premio Campiello Giovani con il racconto – Il fiume scorre in te -dalle cui ceneri è sorto l’omonimo romanzo. Prossimamente, il suo racconto – L’ottavo bicchiere – sarà pubblicato insieme ad altri 19 racconti vincitori del concorso “Scritto sulla Pelle” indetto da Feltrinelli e Sony Picture Home Entertrainment nell’estate del 2010. Attualmente Bianca, insieme ad un gruppo di bloggers italiane, collabora con case editrici quale la Newton Compton, la Giunti Y e la Elliot, scrivendo recensioni letterarie. Dal futuro, Bianca desidera solo due cose: continuare a vivere per scrivere, e a scrivere per vivere.


Cari lettori,
oggi recensisco il libro di una giovane collega che sicuramente già conoscerete. Si tratta di Bianca Cataldi.
Avevo da tempo il suo libro in lista, ma per diversi impegni ho sempre posticipato la lettura e la pubblicazione del post. Grande errore il mio, perché avrei subito potuto godere della sua scrittura.
Credo possiate trovare il libro in due versioni con due cover differenti. Quello che ho letto io ha la cover che potete ammirare in descrizione.
Ma veniamo alle mie considerazioni.
La scrittura di Bianca è evocativa e ricca di immagini. Le metafore sgorgano dalla sua penna come fiotti di inchiostro. Immagini fresche e inconsuete, rendono perfettamente l'idea che l'autrice vuole trasmettere. Sono rimasta davvero impressionata dalla questa sua capacità di utilizzarle. Nessuna delle sue immagini è scontata. 
Altro punto a favore è la poeticità del suo stile e la sensibilità con cui Bianca sa coinvolgere il lettore. 
Non dimentichiamo che si tratta di un'autrice giovanissima e pensiamo a cosa potrebbe regalarci tra dieci anni.
La storia di questo libro è davvero ben congeniata e originale. Mi permetterei quasi di collocarla su un filo sospeso tra la narrativa e il fantasy. Perché ciò che succede a Dani, la giovanissima protagonista, ha del surreale. 
Dani attende ogni sera il suo fidanzato, Alessandro, partito per il Nord. Con Dani, Bianca ci regala il senso dell'attesa, la misura della pazienza e la poeticità dell'abbandono.
Lo attende alla stessa stazione, con la speranza di vederlo tornare. Fino a quando, una sera a mezzanotte il suo mondo viene sconvolto da un singolare incontro. Un ragazzo inciamperà nel suo cammino, mostrandole le verità sul passato del suo amore. Dani compie così un viaggio nel tempo.
Meraviglioso.
Bianca ci regala, inoltre, personaggi ricchi e sfaccettati, con vizi e virtù.  Ho apprezzato il suo modo di descriverli e caratterizzarli.
Ho anche apprezzato la scelta di ambientare la storia nel nostro Sud. Sì, io e Bianca siamo Pugliesi DOC. 
Colgo l'occasione per complimentarmi con lei e, a voi consiglio di conoscerla. E perché no, potreste iniziare da questo libro.

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