Non uccidiamo la memoria, ma la guerra...La memoria, può insegnarci tanto...27 Gennaio, non dimentichiamo, di ricordare...
Non è facile scrivere oggi…Quante parole disperse tra covoni di fumo e treni di cenere; quante lacrime a bagnare la terra secca e bruciata; quante preghiere, lasciate morire sotto nubi di gas; e quante anime aggrovigliate ed appese a fili spinati di rabbia. Ancora oggi, non c’è ragione a questo…
La giornata della memoria, deve farci ricordate l’empietà che l’uomo ha commesso, a causa del suo stesso ego, del razzismo, dell’avidità, della conquista e di cos’altro, non lo si immagina…
Anni di storia, non hanno sepolto quell’orrore, ed ogni 27 gennaio, ritorna a farci riflettere. La storia deve insegnarci a non cadere. Il futuro dovrebbe essere nelle mani di chi combatte difendendo le proprie idee, senza ledere a nessuno, perché la guerra uccide, affama, distrugge, annienta, depreda, sradica, fomenta, ruba…ruba ai bambini il futuro, alle madri i figli, ai padri la vita stessa per difendere i propri cari.
Il 27 gennaio è ormai trascorso, ma ancora oggi nel mondo, bambini imbracciano i fucili per difendersi e difendere un pezzo di terra, un brandello di fede…
Chi è l’uomo per nuocere tanto? Quale piccola ed insignificante creatura può ordire tali pensieri di morte…? Ma credo altresì, che l’uomo possa esser, se lo volesse, tanto grande da porre fine alla guerra.
Uccidiamo la guerra, per far risorgere la speranza, la fede, la vita.
E’ questo che il 27 gennaio deve farci ricordare…
Riflettiamo, insieme…
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