La vita di uno scrittore, a volte, è come quella di un attore alla fine di uno spettacolo, quando il sipario cala e rimane il buio. Il silenzio. La sala vuota, l'eco degli applausi nascosta sotto le tende e le poltrone.
Lo sguardo perso nel vuoto, il respiro che si espande oltre la platea. La solitudine.
La vita di uno scrittore è anche questo: lunghi intervalli muti, pagine bianche, porte chiuse.
L'unica costante è quell'amore disperato e testardo per il quale continuiamo a provare il nostro atto, finché giunge il momento di metterlo in scena. E tornare.
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