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Recensione: Fiori di Fulmine - Vanessa Roggeri

Titolo: Fiore di fulmine
Autore: Vanessa Roggeri
Prezzo: 16,40€
Pagine: 280
Data di pubblicazione: Maggio 2015
Edito: Garzanti
È quasi sera, quando all'improvviso il cielo si fa livido mentre enormi nuvole nere galoppano a colorare gli ultimi raggi di sole. Da sempre, la prima cosa da fare è rintanarsi in casa, coprire gli specchi e pregare che il temporale svanisca presto. Eppure la piccola Nora, undici anni e il coraggio più scellerato che la gente di Monte Narba abbia mai visto, non ha nessuna intenzione di mettersi al riparo. Nora vuole sfidare il vento che soffia sempre più forte e correre sulla cima della collina. È appena arrivata sotto una grande quercia quando un fulmine la colpisce sbalzandola lontano, esanime. Per tutto il piccolo villaggio sardo dove è cresciuta la bimba è morta. Ma non è quello il suo destino. Nora riapre i suoi enormi occhi verdi, torna alla vita. Il fulmine le ha lasciato il segno di un fiore rosso sulla pelle bianca e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono. Nella sua famiglia nessuno la riconosce più. Non sua madre, con cui amava ricamare la sera alla luce fioca di una candela, né i suoi fratelli, adorati compagni di scorribande nei boschi. C'è un nome per quelle come lei, bidemortos, coloro che parlano con i morti, e tutti ne hanno paura. È diventata una reietta, una maledetta. Nel piccolo paese sardo non c'è più posto per lei. La sua nuova casa è Cagliari, in un convento, dove Nora chiude la sua anima in un guscio di dolore, mentre aspetta invano che qualcuno torni a prenderla. Finché un giorno, una donna vestita di nero, elegante e altera, si staglia sulla soglia del convento. È Donna Trinez, una ricca viscontessa. Lei conosce la storia di Nora e sa cosa significa perdere una parte della propria anima. Per questo ha deciso di aiutarla contro tutte le superstizioni. Perché uno sguardo buono e una carezza possono far rifiorire anche un cuore ferito…
Questa è la storia di una scelta difficile che va oltre le decisioni del cuore.
È la storia del coraggio di una bambina e della forza di una donna.
È la storia di una condanna e della capacità di rinascere alla vita.
Cari lettori,
la recensione di oggi è dedicata a un libro che ho amato. Mi ritengo fortunata, perché ultimamente mi capita di leggere bei libri.
Mi riferisco a "Fiore di Fulmine" di Vanessa Roggeri. Avevo già avuto modo di leggere un altro romanzo di questa autrice "Il cuore selvatico del ginepro" e dall'inizio ho sentito lo stile dell'autrice richiamarmi e ammaliarmi.
Sapevo che questo secondo romanzo sarebbe stato una conferma, per questo l'ho chiesto alla casa editrice Garzanti che, me lo ha gentilmente spedito. Un ringraziamento a loro, prima di aprire le danze.
  Il primo elemento  che balza all'occhio è appunto lo stile di questa autrice. Vanessa ci cattura nella sua rete, con descrizioni accurate e figure vivide. Uno stile che si lascia amare nel suo essere corposo e ricco.
Altro punto di forza delle narrazioni dell'autrice sono le ambientazioni. Questa storia è ambientata in un sud di tradizioni, pregiudizi, crudeltà e bellezza, dove il tempo è scandito da lenti ritmi. A tratti sembra di vedere i luoghi narrati e di sentire i profumi, così come il vento e l'acqua sulla pelle.
Veniamo alla trama. La storia narra le vicende di Nora Musa, una bambina del tutto eccezionale. Orfana di padre, vive con sua madre e i fratelli. A undici anni la sua vita viene scossa - ed è proprio il caso di dirlo - da un fulmine. Nora muore, quando ne viene colpita. Il paese è in lacrime, pronto a seppellirla. Ma nella notte accade qualcosa, Nora si risveglia.
Non vi nascondo di aver avuto i brividi. Accade anche qualcos'altro. Poco dopo il suo risveglio, la bambina comincia a mostrare una singolare capacità, mal vista dalla famiglia e dal paese: Nora è una bidemortos. Quelli come lei infatti, vedono i morti.
E qui, davvero ho dovuto riprendere la lettura di giorno.
La bambina viene allontanata dal paese e, sarà una nobildonna a prendersene cura.
Non vi espongo altro della trama.
Posso dirvi di aver molto apprezzato questo romanzo. Un libro di sentimenti, in cui vengono mostrate le pieghe dell'universo femminile. Le donne di Vanessa sono forti, speciali.  Lottano contro un sistema che non comprende la loro grandezza.
Amo libri come questo, in cui si scava negli anfratti più oscuri dell'animo.
Un libro questo, che ha colore. E un suo peso, quello che lascia nel cuore del lettore.
I miei complimenti all'autrice, che merita cinque calamai.
Nell'attesa di scoprire altre sue opere, vi consiglio di leggerla. 



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