ISBN: 978-88-6884-279-6
Prezzo: € 13,00
Categoria: Narrativa
Anno 2014, Pagine: 154
Autore: Politi Giovanna
Quei pomeriggi infinitamente lunghi e sorprendentemente brevi li avevo respirati a lungo. Di “quell’odore di felicità” ne avevo intriso le narici fino a farne giungere l’odore forte nel cervello; lo avevo impresso perché s’insediasse in quell’angolo della memoria che all’occorrenza ne avrebbe rilasciato traccia nel ricordo tanto da permettermi di sopravvivere all’assenza. Imparai allora, credo, che si respira piano la felicità, che si respira a fondo.
Giovanna Politi nasce a Roma il 14 novembre del ’70, compie studi classici e sin dall’adolescenza convive con l’amore per il sacro demone della scrittura. Pubblica nel 1997 “Pensieri allo specchio”, Liber Ars Edizioni e nel 2011 “La voce del ventre”, Aletti Editore. Pur restando la prosa poetica il suo primo e indiscusso amore, si cimenta per la prima volta nella narrazione di un racconto. Pubblica in diversi siti: Scrivere, Le poesie del cuore, Rime scelte. è tra le poetesse inserite nell’antologia Poeti contemporanei (casa editrice Pagine, febbraio 2013) curata da Elio Pecora. Le sue poesie si possono leggere inoltre nel suo blog personale (giopoliti.blogspot.it).
Cari
lettori,
ecco un
altro bel libro.
Comincio con
il ringraziare la casa editrice Kimerik per la copia omaggio.
Veniamo a
noi. Ho letto questo romanzo forse nel momento amoroso peggiore della mia
esistenza e vi assicuro che mi ha toccato nel profondo.
Non è facile
leggere libri d'amore quando questo ci è stato sottratto. Ci si fa quasi male,
leggendoli. E per me leggere "Non è stato solo vento" è stata una
dolce agonia.
L'ho letto
in due pomeriggi, sotto la luce del sole seduta sulla panchina del mio balcone.
Mi ci è voluto tanto tempo affinché trovassi le parole adatte, ma tutt'ora non le
trovo. Non perché il romanzo non le susciti, ma perché l'ho sentito tanto mio
da avere l'impressione ora, di parlare di me.
La politi ha
una bellissima prosa, poetica e ricca di descrizioni e metafore. È proprio
questo aspetto che ho notato fin dalle prime pagine, unito alla grande
sensibilità e al respiro che prende il libro proseguendo nella lettura. Un
romanzo di sentimenti, di ricordi, di sensazioni, di percorsi. Un libro che fa riflettere
su "ciò che poteva essere".
Ho pianto,
leggendolo. Perché come la protagonista, Rebecca, non riesco a dimenticare
momenti come quelli da lei vissuti. Lei ricorda giornate di sole e baci, con
una tale forza e intensità, da pungere il cuore del lettore e farlo sanguinare.
E il mio ha sanguinato e pianto tutt'ora, anche mentre scrivevo questa recensione.
Può un
ricordo intaccare l'equilibrio della quotidianità? Può un amore dal passato
essere più forte del presente? Può un solo sms dimenticato sul cellulare, mettere
tutto in discussione?
Può, eccome.
E lo fa con la memoria, il mezzo più potente che ci è concesso per
riabbracciare chi abbiamo amato.

È il primo
libro della Politi che leggo e sicuramente non sarà l'ultimo.
Ve lo
consiglio di vero cuore.
"Ora sapevo consapevolmente che non lo avrei mai rimosso, non lo avrei mai dimenticato. Perché anche il male ricevuto si può dimenticare, ma non chi ci ha reso felice; perché in quello stesso istante in cui ti ha reso felice, si è reso indimenticabile".
Commenti
Posta un commento