Ho sempre sostenuto che per me scrivere fosse come respirare. Se non scrivo ho sensazione di vivere in apnea, di resistere senza fiato in una boccia di vetro che si restringe ogni giorno di più. Manca l'aria. Manca tutto. Tuttavia, scrivere fa anche male, come se ogni parola battuta sulla tastiera picchiasse sul cuore con un martelletto.